Il calore di un camino e l’amore dei vostri cari…Vi auguro un Sereno Natale

“…La lenza si alzò lentamente e regolarmente e poi la superficie dell’oceano si sollevò davanti alla barca e il pesce uscì.

Uscì senza fine e l’acqua gli ricadde dai fianchi. Era lucente nel sole e la testa e la schiena erano di un rosso scuro e nel sole le strisce sui fianchi apparivano larghe, di un lavanda leggero”.
Il rumore sordo del pezzo di legno che si era spezzato, lo avevo risvegliato dal “torpore” in cui si era perso. Mille scintille si erano levate tutto intorno.
Appoggiò il libro e cercò con il bastone di ferro di sistemare la legna tra gli alari.
Nell’aria si era sparso il profumo pungente della legna di pino, ne aveva sistemata con cura un po’, nella nicchia ricavata sotto la bocca del camino.

Ne adorava l’intensità, la persistenza. Nonostante un autunno piovoso oltre ogni limite di sopportazione, aveva scelto legna abbastanza asciutta.

L’ammirava bruciare con vigore rigoglioso, rimaneva incantato dalle fiamme, ora gialle, ora arancioni in un caleidoscopio di colori che viravano fino al rosso.
Si era perso nei pensieri seguendo le lucciole di brace che volavano su per il camino, le aveva seguite rincorrersi fino a che non le aveva viste sparire.
Erano le serate che preferiva di più, ormai aveva smesso di chiedersi, perché tutto nella vita fosse diventato così frenetico, aveva imparato a godersi il momento.
Quello era il “suo” momento.

Di solito dopo cena, si toglieva le scarpe, si metteva la felpa preferita e si avvicinava lì. Prendeva una sedia, stendeva le gambe e appoggiava i piedi al camino.
Spesso prendeva qualcosa da bere per farsi compagnia, molto più frequentemente un buon libro.

Illuminato dalla sola luce del fuoco trovava un po’ di pace dentro se, anche in quelle battaglie che sapeva avrebbero ricominciato a divampare una volta tornato nel mondo “reale”.
Ma ora era lì e il resto era fuori, solo quello contava.

Il calore del camino aveva un significato particolare, ci trovava conforto, ci trovava comprensione, era una “coccola” che lo faceva sentire a CASA.
Il viso scottava per il calore del fuoco eppure non aveva intenzione di allontanarsi.

Decise di mettere dentro un altro pezzo di legno, avrebbe aspettato che finisse eppoi sarebbe andato a dormire, ma era ancora presto, respiró a pieni polmoni quell’aria che sapeva di pino, di bosco. Allungo le gambe e prese in mano il libro che aveva abbandonato solo per un momento.
Quel pesce era lì e doveva essere pescato.

“Ora non è tempo per pensare a ciò che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che c’è.”
Si ritrovò a sorridere leggendo quella frase.
Un libro, un po’ di tepore, ma soprattutto la luce del camino lo facevano sentire bene.

Lo facevano sentire felice e con il Cuore pieno.
Lo facevano sentire a CASA.
Nel rassicurante crepitio della legna che ardeva, se possibile con ancora maggior entusiasmo, si lasciò andare e seguendo le luci delle scintille salire fin dentro il camino, fu facile, in un attimo, perdersi di nuovo…

Scritto da Ivan Costantini per Fillyourhomewithlove.com