Lo Sgabello Stool 60 spegne 90 candeline

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Con questo articolo vogliamo festeggiare un compleanno davvero davvero speciale, quello dello sgabello Stool 60 di Alvar Aalto.

Avrete sicuramente visto almeno una volta nella vita questo iconico oggetto di design che è stato negli anni riproposto da tantissimi brand e in tantissime versioni.

L’originale però nacque nel lontano 1933.

Scopriamolo insieme.

Da dove nasce Stool 60

Sebbene il design di questo sgabello sia essenziale e semplice, da quando è stato disegnato non ha mai lasciato la scena.

Infatti il primo disegno, come abbiamo detto sopra, è stato realizzato da Alvar Aalto nel 1933 per la biblioteca di Viipuri che oggi prende il nome di Vyborg e si trova in Russia.

La biblioteca in cui doveva essere collocato lo sgabello era un edificio modernista sempre progettato da Aalto nello stesso periodo.

L’idea che ha ispirato l’architetto consisteva nel realizzare un oggetto che andasse bene a tutti con un materiale tradizionale molto abbondante nel paese, ovvero il legno. In particolare quello di betulla.

Le ispirazioni da cui Aalto ha tratto spunto sono il Bauhaus e i dettagli in tubolare metallico dei mobili a firma Marcel Breuer. Nonostante le ispirazioni, l’architetto ha poi voluto sviluppare lo sgabello determinando il proprio stile.

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Gli sgabelli nella biblioteca – Foto by Artek

La prima esposizione dello sgabello Stool 60

Lo sgabello appare in pubblico nel Novembre 1933. Ci troviamo nei grandi magazzini Fortnum & Maison di Londra dove iniziò subito a catturare tantissime attenzioni.

Infatti nei due anni successivi il Regno Unito importò oltre 2000 pezzi di Stool 60 e poco tempo dopo la diffusione fu mondiale.

Lo Sgabello Stool 60 iniziò ad abitare non solo le case, ma anche gli edifici pubblici di tutto il mondo!

L’architetto fu talmente soddisfatto del suo progetto che addirittura ne testava la robustezza lanciandolo contro il pavimento dello stabilimento in cui veniva prodotto. Ovvero quello di Otto Korhonen, il mobiliere con cui aveva cominciato l’avventura della produzione in serie di arredi in legno.

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Foto by Artek

Un’eredità consolidata

Stool 60 rappresentò talmente tanto un’icona che nel 1958 venne inserito nella collezione permanente del MoMA di New York.

Amato per il design semplice, ma allo stesso polifunzionale, è stato per anni oggetto di interpretazione da parte di artisti e marchi del mondo della moda.

Le edizioni limitate per i 90 anni

Ed oggi, proprio per festeggiare i suoi primi 90 anni, l’azienda Artek ne propone tre edizioni limitate.

E’ bene ricordare che Artek è l’azienda fondata proprio da Aalto insieme alla sua prima moglie – Aino Marsio- , a MaireGullichse – mecenate – e Nils-Gustav Hahl – critico d’arte.

Per questo compleanno le tre edizioni saranno limitate dal punto di vista temporale, ma non nella quantità.

Due delle tre edizioni sono state realizzate internamente ad Artek, mentre la terza nasce dalla collaborazione con Andrea Trimarchi e Simone Farresin dello studio Formafantasma.

Ciò che tutte e tre le rivisitazioni celebrano è la costruzione di Stool 60 che avviene in 48 fasi ed è basata su gambe curvate a L, utilizzando gli scarti per il sedile dalla forma circolare.

Un prodotto che oggi come ieri si riconferma attento all’impatto ambientale.

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Foto by Artek

L’edizione dello sgabello Stool 60: Kontrasti

L’edizione Kontrasti vuole porre l’attenzione sull’ingegnosità con cui è costruito lo sgabello.

Per fare ciò in ogni gamba si trovano i fogli di impiallacciatura di betulla termotrattata indispensabile per ottenere la curvatura ad L, che rispetto alla versione originale sono però più scuri.

Anche la seduta propone la stessa impiallacciatura con l’obiettivo di far comprendere che nessuna parte del legno è stata scartata.

La versione Kontrasti è diventata disponibile dal 13 Marzo 2023 ed ha l’obiettivo di fare riflettere su come le materie prime debbano essere utilizzate in maniera responsabile.

L’edizione Loimu

Per la produzione di questa versione è stato scelto un legno molto raro, ovvero quello di una betulla con venatura ondulata.

Questa venatura ricorda una fiamma ed infatti il nome Loimu in finlandese ha proprio questo significato.  L’acquisto di Loimu viene accompagnato dalla dotazione di un barattolo di olio e un panno che serviranno a rendere unico lo sgabello completandone autonomamente il trattamento.

La disponibilità di questa versione parte da Settembre 2023.

La versione Villi

Ultima versione per questa serie limitata è Villi che in finlandese significa “selvatico”.

Realizzata insieme allo studio Formafantasma si propone come oggetto che mette in discussione i criteri di selezione con cui viene scelto il legno di betulla. Scelta dettata dalla volontà di evidenziare l’impatto dei cambiamenti climatici sul mondo naturale.

Poiché si trovano sempre più spesso macchie, segni e tracce lasciate da insetti colonizzatori sul legno, invece che scartarlo, questa versione di Stool 60 ne mette in risalto le imperfezioni trasformandole in narratori di sostenibilità.

Esattamente come Loimu sarà disponibile da Settembre 2023 e nel 2024 diventerà un prodotto continuativo di Artek.

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Foto by Artek

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