Si chiama “The Dreamers” la mostra che ha luogo, dal 25 giugno, presso il Belgrade City Museum, a Belgrado.

Si tratta di una delle iniziative della Biennale di Belgrado 2021, chiamata anche October Salon, giunto alla 58esima edizione.

“In uno slittamento di piani, tempi e di spazi THE DREAMERS incarna la presenza di mondi diversi che come sogni procedono per libere associazioni e per frammenti, in un rimbalzo di immagini e riferimenti tra dimensione sognata, immaginazione, proiezione onirica, sfera virtuale e realtà esistente”.

(Ilaria Marotta e Andrea Baccin)

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Max Hooper Schneider, Pet Semiosis: ZOONOSIS (Cyrillic), 2019

Quando ho letto questa introduzione, firmata dai curatori Ilaria Marotta e Andrea Baccin, mi sono emozionata.

Questo tempo vissuto in sospensione, lontano dai legami e dalle relazioni scaturite in occasioni di eventi culturali e artistici, ha forse lasciato un segno nei nostri subconsci.

Ed è vero. È proprio lì che nascono i sogni.

 


 

In un momento di incertezze in cui i programmi vengono slittati, modificati, cancellati, le aspettative prendono forma nella creatività operativa di artisti.

Il tema di questa mostra mi rende davvero curiosa, mi piacerebbe leggere e capire i sogni e  le aspettative in ogni artista in mostra.

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Trisha Baga, The Voice, 2017

The Dreamers

Alla Biennale di Belgrado, con “The Dreamers”, ben 64 artisti internazionali espongono al Cultural Center of Belgrado. Dal 26 giugno

I sogni di oggi non saranno mai quelli di ieri.

La società ha completamente cambiato il punto di vista a livello globale, le priorità non sono più le stesse in tutto il mondo.

Sono 64 gli artisti internazionali che espongono durante la Biennale di Belgrado 2021, e propongono il loro proposito artistico quasi fosse uno spazio da interpretare in libertà.

O forse è meglio il termine reinterpretare, con “nuove regole, categorie, ruoli e le più fondate certezze”.

 

 

Naturalmente, come in tutte le esposizioni di arte contemporanea che si rispetti, la mostra ha un ruolo attivo anche da un punto di vista non espressamente artistico.

Sono in programma talk, programmi di film proiettati al Movie Theatre del centro culturale, e addirittura performance radiofoniche.

Radio Belgrade, Channel 2, è una piattaforma che trasmetterà un “radiodramma” diretto da Than Hussein Clark.

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Josh Kline, Adaptation, 2019-2021

Edizioni cartacee protagoniste anche alla 58esima edizione

Da un po’ di tempo noto che, accanto a iniziative culturali di spessore come quelle della Biennale che stiamo raccontando, sono affiancate interessanti iniziative editoriali.

La mostra “The dreamers”, infatti, ha una sezione dedicata ai libri chiamata “The Dreamers Library“.

Si tratta di un archivio ongoing di libri selezionati dai sessantaquattro artisti partecipanti. Ma non è finita qui.

La “carta” è al centro dell’attenzione anche per quel che riguarda nuove produzioni create specificatamente per l’occasione.

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Anche la musica ha un ruolo portante per la Biennale di Belgrado 2021.

Il Drugstore Club, famoso locale ricco di storia per quanto riguarda l’intrattenimento musicale di tutta la nazione, produce in edizione limitata, insieme ad artisti locali, l’LP The Dreamers. Si tratta della colonna sonora creata apposta per questo evento, tra i più interessanti e sfaccettati di tutto il panorama balcanico.

Suggestioni ed esperienze a 360° per una vera immersione onirica: una bella occasione per vivere l’arte da ogni punto di vista.

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