Il 22 maggio, la prossima settimana, apre al pubblico la Biennale di architettura 2021.

Fino al 21 novembre sarà visitabile ai Giardini, a Forte Marghera e all’Arsenale la 17esima Mostra internazionale di architettura dal titolo “How will we together?“.

Sono molto felice che coincida con un rilascio graduale di regole per contenere il momento difficile che stiamo vivendo.

Lo ribadisco spesso negli articoli che scrivo per la categoria arte e design di questo splendido magazine.

Abbiamo bisogno di aprire le porte alla bellezza e alla creatività.

Visitare Venezia e la Biennale 2021, in questo caso, sono occasioni ottime in questo senso, contando anche su un’affluenza di turisti limitata che renderà la gita nella città veneta un’esperienza più unica che rara.

Alla scoperta della mostra della Biennale di architettura 2021

L’esposizione protagonista di quest’anno è curata da Hashim Sarkis.

Ha coinvolto la partecipazione di ben 112 paesi, prevalentemente provenienti dall’Africa, dall’Asia e dall’America latina.

Come si può intuire dal titolo,  il l’argomento è di grande attualità e interroga il tema della convivenza su questo pianeta di comunità e popolazioni tanto numerose quanto diverse.



È sempre stata prerogativa dell’arte indagare e interpretare problemi sociali e esorcizzarli.

Quella a Venezia è una mostra che prova a dare un senso alla tutela del futuro del pianeta e la sua umanità.

Proprio per questo le cinque aree tematiche in cui è suddivisa la mostra propongono titoli che sono anche riflessioni:

  • Among Diverse Being;
  • As New Households;
  • As Emerging Communities;
  • Across Borders;
  • As One Planet.

    biennale di architettura 2021
    Ph: Francesco Galli – Courtesy La Biennale

La biennale “ospita” quella di danza nella scala Among Diverse Beings

L’umanità viene interpretata e raccontata all’ennesima potenza alla Biennale 2021.

Quest’anno, infatti, all’interno dell’area tematica Among Diverse Beings, Biennale di architettura, si svolgerà presso l’Arsenal il 15° Festival di danza contemporanea.

Due racconti diversi che si incastrano tra loro, concedendo un’esperienza ricca e intensa dal 23 luglio al 1 agosto.

I danzatori della Biennale College daranno vita a performance, flash mob, istantanee e interpretazioni estemporanee ispirati alla Mostra di architettura.

Il tutto coordinato dal direttore artistico della Biennale Danza, Wayne McGregor.

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Wayne McGregor non è solo un coreografo: rispecchia quello che la Biennale propone da anni come suggestione artistica completa e polivalente.

Si tratta di una personalità e un potenziale contaminato da svariati mondi: le arti visive, il cinema e la tecnologia.

Quello che proporrà in dieci giorni e con oltre cento artisti, due prime mondiali e due prime europee, è davvero un mondo molto vicino all’arte contemporanea in senso globale.

biennale danza 2021

Lo sport alla Biennale 2021

Altro interessane spunto di riflessione riguarda lo sport e una sezione della Biennale di architettura che mi incuriosisce moltissimo.

Cinque architetti di fama internazionale propongono a Forte Marghera un progetto dedicato al gioco sportivo aperto alla cittadinanza.

Coinvolgere il pubblico attraverso il design e l’architettura è sicuramente un’arma vincente per intrattenere più persone possibili con l’esperienza artistica.

Inoltre, se ci soffermiamo a pensare, lo sport unisce i paesi di tutto il mondo sotto i valori esistenziali più preziosi: il rispetto e l’amicizia tra i popoli.

Credo che questo frangente, How will we play together, possa essere un dettaglio divertente e rilevante per la Biennale di architettura 2021.

A me piacerebbe tanto viverla. E a voi?

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