Il week end appena passato e il prossimo ha luogo ArtParma Fair presso il complesso fieristico cittadino.

Si tratta di uno degli appuntamenti fieristici più interessanti nel panorama nazionale e non sull’arte contemporanea.

Quando ho visto che espone una delle mie artiste preferite, Alice Padovani, mi sono particolarmente interessata all’evento e ho scoperto un gradevole e efficace modo di promuovere arte online.

Vediamolo insieme.

Kunstmatrix: da Berlino uno strumento innovativo per promuovere arte online

Come sapete è difficile muoversi, in questo particolare momento.

I maggiori appuntamenti fieristici, per quanto importanti, hanno dovuto re-inventarsi. Alcune realtà specifiche di business, come le gallerie d’arte, hanno sopperito alla necessità di visibilità e al mancato pubblico con strumenti che si rivelano particolarmente efficaci.

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Facciamo l’esempio di Alice Padovani e la galleria Le Dame Art Gallery.

A Parma Fair, presso il padiglione 7, troverete le composizioni firmate dall’artista, e un’opera (“Goliatus Nest”) la troverete presso la sezione dedicata al Contemporary Art Talent Show di ArtParma Fair.

Tuttavia, la galleria d’arte, nella sua comunicazione, ha anche diffuso le opere di Alice utilizzando una piattaforma chiamata Kunstmatrix.

Da Berlino, la “matrice d’arte” (traduzione letterale del nome) è uno strumento che permette di esporre in vere e proprie (e bellissime) esposizioni virtuali i lavori degli artisti.

Complete di catalogo scaricabile, tour guidato, definizione altissima dei dettagli e navigabilità piacevole e perfetta dal punto di vista della user experience, ai miei occhi ciò è risultato una deliziosa scoperta.

promuovere arte online
L’interfaccia di Kunstmatrix per cominciare il tour online della mostra presso ArtFair Parma.

Alice Padovani: chi è?

Alice è un’artista modenese, classe 1979, difficilmente classificabile. Non è una scultrice, non è una pittrice, non crea performance d’arte per come le intende la critica moderna. Io la adoro perché mette ordine nell’inconscio dello spettatore.

I suoi mezzi sono forme archetipiche che propongono all’occhio oggetti disposti in maniera equilibrata. Esse includono elementi organici come insetti, ali di farfalla etc…

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Il suo “ordine”, così bilanciato e perfetto, incanta e invita all’osservazione. Gli oggetti assumono allure metafisico e non finiresti mai di contemplarli.

Ciò che rende “aggressiva” l’arte di Alice è, spesso, il lavorio sul senso della repulsione. Parte della sua poetica è, infatti, infatti integrata alla “venerazione” e alla messa in evidenza di elementi naturali come gli insetti.

Questa componente naturalistica e entomologa dona una “scossa” tematica e vitale alle sue componenti idilliache che risultano così linguaggio estremamente individuale.

Alice Padovani ha attive, in questo momento, numerose esibizioni. Una di queste è  fa dialogare in maniera intelligente i palazzi antichi con l’arte contemporanea.

Si tratta di una personale presso l’Archivio di Stato di Torino e una collettiva alla Palazzina di Caccia Stupinigi della stessa città, entrambe in occasione di Art Site Fest.

Il più recente progetto site specific, realizzato in occasione del Festival filosofia di Modena per i Musei Civici, ha visto la raccolta di oggetti e reperti antichi recuperati da depositi museali remoti e disposti a pavimento.

In questo modo oggetti “nascosti” saranno ammirati e calamiteranno l’attenzione dei visitatore come forse non avevano mai fatto.

Sono molto contenta che promuovere arte online sia sempre più facile e efficace. Ne abbiamo bisogno: considero la bellezza e la creatività come ossigeno per la collettività.

Siete d’accordo?

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