Il nostro viaggio in giro per l’Italia alla ricerca dell’arte continua in un piccolo borgo alla scoperta della mostra “’a fior di pelle – a fleur de peau”.

Partiamo dal principio.

Vediamo insieme prima di cosa si occupa la mostra; vedremo poi qualcosa in più su Montefiore, borgo-gioiello dei Malatesta.

“'a fior di pelle” racchiude opere di Giulia Ricci e Marie Dubreuil
“’a fior di pelle” racchiude opere di Giulia Ricci e Marie Dubreuil

“’a fior di pelle” è una esperienza fotografica di Giulia Ricci e Marie Dubreuil.

Ma perché esperienza?

Innanzitutto “‘a fior di pelle – a fleur de peau” è un progetto italo-francese.

Giulia infatti è italiana mentre Marie ha origini francesi, nonostante viva in Italia da tempo.

Giulia e Marie si conoscono in una giornata calda di giugno.

Le due s’incontrano quando nessuna sa nulla dell’altra.

Già in questa occasione si percepisce che le loro sensibilità e il loro vivere sono già in sintonia.

Poi le loro strade s’incrociano nuovamente e durante il loro secondo incontro prende vita il progetto “‘a fior di pelle • à fleur de peau”.

Quest’ultimo si presenta come un’evoluzione, o piuttosto come una continuazione dei lavori fotografici che Giulia e Marie stanno realizzando separatamente.

Il luogo che ospita la mostra è Quadrivio – Spazio culturale antisociale
Il luogo che ospita la mostra è Quadrivio – Spazio culturale antisociale

Tecnica analogica e digitale si uniscono, come i corpi delle due autrici.

Giulia e Marie stanno già lavorando sul proprio corpo, quando s’incontrano.

Ed è proprio il corpo a rappresentare un fulcro di questa mostra, di questo progetto.

“’a fior di pelle • à fleur de peau” “è il racconto sensibile di due corpi e delle loro esperienze”.

È il racconto “di queste conchiglie che si foggiano nel tempo e sono sempre presenti – soprattutto nei loro momenti di fragilità”.

Come anticipato, “le immagini presentano il corpo femminile nella sua naturalezza in interazione con la natura fossero una cosa sola”.

“Gli scatti fotografici narrano la delicatezza del corpo in relazione alla vulnerabilità dell’anima”.

Il percorso espositivo è infatti un viaggio attraverso i corpi delle due autrici.

Giulia e Marie si sono fotografate a vicenda e in coppia, ad instaurare un dialogo nuovo con sé stesse, con l’altra e con il pubblico.

All’interno della mostra troviamo anche una piccola sala dedicata ad una proiezione video: il film di Davide Fraternali.

Lungo il video vediamo le due autrici interagire fra loro, con le macchine fotografiche, ma soprattutto con lo spazio, con la natura del luogo.

Anche la natura, la natura delle cose, è un tema che ritorna all’interno dell’esposizione.

La mostra racchiude fotografie delle autrici e un film di Davide Fraternali
La mostra racchiude fotografie delle autrici e un film di Davide Fraternali

La mostra si chiude questa domenica 29 ottobre.

“’a fior di pelle – a fleur de peau” si è protratta dal primo ottobre e per tutte le domeniche del mese.

Anche questa domenica l’orario di apertura è dalle 14:00 alle 20:00.

Bisogna camminare fino ai piedi della Rocca malatestiana.

L’ingresso è gratuito!

Il luogo che ospita la mostra è Quadrivio – Spazio culturale antisociale, con sede in via XXV Aprile, 1.

Due parole sullo spazio, nato nel 2022.

“Quadrivio è uno spazio culturale/centro studi, un piccolo avamposto critico ai piedi della Rocca malatestiana”.

Il suo intento “è quello di proporre esposizioni d’arte, conferenze, selezioni musicali d’avanguardia, serate letterarie, creando nuove e produttive interazioni con artisti della zona”.

È un luogo per contaminazioni artistiche e sperimentazioni.

La mostra “'a fior di pelle - a fleur de peau” è ospitata dal borgo di Montefiore Conca
La mostra “’a fior di pelle – a fleur de peau” è ospitata dal borgo di Montefiore Conca

Infine, ripercorriamo la storia di Montefiore.

Montefiore è la capitale medioevale della Valle del Conca e uno dei paesi della Signoria dei Malatesta più integri e affascinanti.

Rientra nel prestigioso circuito dei “Borghi più belli d’Italia”.

È una sorta di sentinella di pietra delle terre malatestiane.

Offre scorci davvero unici, grazie a geometrie severe e imponenti.

Sorge su un promontorio dove, nelle giornate serene, lo sguardo abbraccia la costa da Fano a Ravenna.

Nell’estate del 2006 sono iniziate nuove ricerche archeologiche che hanno ricavato interessanti scoperte.

La sua costruzione risale intorno al 1337.

Il castello rimane sotto il dominio dei Malatesta fino al 1458; l’anno seguente venne occupato da Federico di Montefeltro.

La recente campagna di restauro, condotta da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Ravenna, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna e con il Comune di Montefiore, ha svolto lavori di consolidamento dell’intera struttura e ha riportato il complesso monumentale ad una totale fruizione, permettendo di accedere anche agli ambienti antichi, prima non raggiungibili.

“'a fior di pelle - a fleur de peau” è un lavoro intimo ma universale sul corpo
“’a fior di pelle – a fleur de peau” è un lavoro intimo ma universale sul corpo

L’arte emergente incontra l’antico per “’a fior di pelle” grazie a Quadrivio.

“‘a fior di pelle • à fleur de peau” vi aspetta a Montefiore.

Il lavoro di due autrici emergenti, che lavorano con la fotografia, dialoga con le splendide vie del borgo medievale.

Infine, anche per questa ultima domenica di ottobre, Montefiore ospita la sua cinquantanovesima edizione della sagra della castagna.

Ogni motivo è valido per godersi una splendida mostra, che parla di corpo nella contemporaneità, in un luogo magico della provincia di Rimini.